Speriamo che oggi si chiuda in Italia la stagione degli odi e veleni.
Auguri al Presidente Letta e a un Governo che sembra autorevole e ben strutturato per affrontare le sfide del Paese.
Pier Ferdinando
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Partiti abbassino pretese in modo che si possa partire
Enrico Letta avrà un compito difficile, ma è un politico preparato. E’ una scelta significativa che unisce rinnovamento ed esperienza internazionale. Ora bisogna che si abbassi il tasso delle pretese di tutti i partiti in modo che si possa partire.
Pier Ferdinando
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Il Presidente della Repubblica e’ stato grande. Ha messo tutti davanti alle proprie responsabilita’, ha chiesto di non perdere altro tempo. Ora chi e’ andato a chiedergli di rimanere , chi lo ha pressato per fare cio’ che non voleva, ha il dovere morale di fare subito un governo. Più che gli applausi serve constatare quali forze politiche sapranno essere coerenti con il messaggio vero del Capo dello Stato: ovvero non abbiate paura di contaminarvi con la diversità politica, perché se non c’e’ una maggioranza per governare bisogna fare un governo di coalizione.
Pier Ferdinando
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Questa vicenda e’ finita nel modo migliore, con un Presidente che non divide gli italiani e supera il clima di contrapposizione e di odio che si vuole creare. Dobbiamo ringraziare Napolitano che ha saputo, col suo gesto di accettazione e sacrificio personale, dare una risposta agli italiani che la cercavano.
So che non perderà tempo e non farà melina. E ciascuno si dovrà assumere le proprie responsabilità.
Pier Ferdinando
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È donna che ha servito le istituzioni. Prodi divide gli italiani
Ho amicizia verso Prodi ma cercavamo un presidente che unisse tutti gli italiani e rischiamo di trovare un presidente che unisce tutto il Pd.
Sulla Cancellieri, che voteremo, si può trovare una convergenza più ampia. È una donna che ha servito le istituzioni nella sua vita. Non la sosteniamo per un gioco, per contrattazione politica, ma per convinzione profonda.
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Dopo due mesi di paralisi senza governo si va dritti al voto
C’era da aspettarselo: come ad ogni elezione del Presidente della Repubblica, all’ultimo momento entrano in azione i sabotatori. Ma sia chiaro a tutti che, dopo due mesi di paralisi governativa, se non si trova un’intesa su un presidente condiviso si va dritti alle urne. Chi sabota oggi persegue solo il proprio disegno elettorale.
Pier Ferdinando
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Noi lavoriamo per unire, non siamo disponibili ad aggiungere i nostri voti per eleggere un Presidente della Repubblica che spacchi gli italiani, che sia interpretato da una parte come ostile e dall’altra come amico. Il Presidente della Repubblica deve poter rappresentare maggioranza e opposizione. Personalmente penso che il centrodestra debba essere parte di questa intesa nazionale. Peraltro non è la rivincita delle primarie del Pd e non è il primo tempo di un nuovo congresso di quel partito. Al Quirinale serve un uomo che ascolta il Paese, il suo disagio, il malumore che c’è, dopo quaranta giorni di paralisi assoluta, e nello stesso tempo che affermi il valore e la dignità della politica.
Pier Ferdinando
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Pubblichiamo l’intervista di Aldo Cazzullo a Pier Ferdinando Casini pubblicata sul Corriere della Sera di oggi.
«Davanti all’Italia vera, la politica è in ritardo inammissibile. Le aziende chiudono. Gli esodati si suicidano. L’edilizia è ferma. Un sistema politico che, in questa situazione, non riesce in 40 giorni a formare un governo da di sé una prova devastante».
Pier Ferdinande Casini, lei per 40 giorni ha praticamente taciuto. Del resto ha preso una bella botta.
«Nella vita si vince e si perde; l’importante è avere il tempo per la rivìncita. E successo questo: il bipolarismo che io ho sempre combattuto, secondo me con buone ragioni, è stato messo in crisi non dall’irruzione dal centro, ma dall’esplosione di Grillo. Un fenomeno che unisce tante cose: antipolitica, invidia sociale, giusto bisogno di partecipazione, il senso dei giovani di una mancanza di futuro. Un fenomeno che si nutre di sentimenti anche divaricanti; per questo non si può contaminare, Grillo deve fare il cane da guardia e dire no a tutto. Alla prima scelta che il movimento fa, si spacca, fosse pure il no alla Tav; perché c’è anche chi le infrastrutture le vuole. Nel frattempo immette nel sistema politico tossine oggi molto sottovalutate, il ritiro immediato dall’Afghanistan, subito apprezzato da una certa sinistra, sarebbe una Caporetto, uno “sciogliete le righe” che comprometterebbe i sacrifici che l’Italia ha fatto per avere voce nella comunità internazionale».
Gentile Senatore, Lei ci riporta il suo intervento alla Camera, perché forse ritiene che il Governo e la maggioranza che lo sostiene non le dia ascolto ?
Lei, certo, non può fare scelte che competono al Governo, ma può certamente dissentire e almeno in questi casi, non sostenere.
Tenga conto che sempre più volte i “Governati” attuale hanno appalesato imbarazzante incompetenza, che può non suscitare vergogna a chi non ha conoscenza e competenza giuridica o specifica di ciò che fa, ma Ella che ha conoscenza competenza e maturità politica di INDISCUTIBILE qualità, qualche volta dica NO! in modo più chiaro e soprattutto, più incisivo.
L’allarmismo ingenerato sin dall’inizio, soprattutto dai “Governanti” ci ha reso più vulnerabili e ha suscitato ilarità a chi ne ha tratto anche vantaggi economici (vedi gli altri Stati europei e non).
Scusi l’invadenza e il pensiero, al quanto sintetico quanto incompleto ma visto che me ne dava la possibilità, ho voluto rappresentarglielo.
Saluti Carlo Fiorillo
Caro Casini. Allo stato esisterebbe quindi una DESTRA e un CENTROSINISTRA. Come evocavi non è possibile ricostruire un CENTRO alle cui fondamenta vi sia un CATTOLICESIMO DEMOCRATICO abbandonato, ben visto anche dalla Chiesa Cattolica e ancora da buona parte dei fedeli, praticanti e non ?
Trovo che non ci sia stata troppa differenza tra sinistra e destra ma in voto disgiunto ha aiutato,comunque auguro buon lavoro al presidentebonaccini,ma si deve occupare di più della montagna,dove ha perso tantissimi voti!
Cortesemente andate a salvare i dissidenti esteri , perchè non provate a salvare quelli che scampati alla condanna a morte dei narcos trafficanti dello stato-mafia e della magistratura italiana , diventano per non loro colpa dissidenti e vengono messi a tacere con la morte o scampati legalmente con la collaborazione della più grande organizzazione criminale al mondo che la magistratura italiana e i suoi naorcos trafficanti
mi piace ricordare il compianto GUAZZALOCA QUANDO PARLAVA DI LEI… BENISSIMO NATURALMENTE. POI IL FATTO CHE ANCHE AUNA PERSONA IMPORTANTE COME LEI A VOLTE PIACCIA MANGIARE IL PANE CON L’OLIO MI FA MOLTA SIMPATIA…BUONA VITA