postato il 22 Giugno 2012
“Troppi mal di pancia nel Pdl”. E apre a un’alleanza con la sinistra riformista
Pubblichiamo da “La Stampa” l’intervista a Pier Ferdinando Casini
Di Carlo Bertini
Roma – «Vedo troppe fibrillazioni in giro e voglio dirlo chiaro in un momento cruciale come questo: non bisogna essere sleali, caricare Monti di responsabilità eccessive rispetto all’esito del vertice europeo, vuol dire solo precostituirsi un alibi per attaccarlo e – come recita il proverbio – qua nessuno è fesso…».
Pier Ferdinando Casini non ci gira troppo intorno e il senso del suo avvertimento è chiaro: se qualcuno vuole addossare tutte le colpe delle difficoltà che stiamo vivendo solo sulle spalle di Monti, coltivando la tentazione di staccargli la spina, sappia che se ne assumerà la responsabilità e che alla fine pagherà un conto molto salato perché gli elettori non hanno l’anello al naso.
Il leader Udc non ci sta a far passare sotto silenzio quello che nei corridoi dei Palazzi è un refrain molto in voga e avverte che in caso di voto lui è pronto a unire tutti i moderati in un’alleanza con i riformisti più avveduti e responsabili. Chi deve intendere, intenda. [Continua a leggere]
postato il 21 Giugno 2012
Il presidente della Repubblica non è al di sopra della legge, come dice l’onorevole Di Pietro, ma nemmeno al di sotto. Ha adempiuto con scrupolo e innegabile correttezza istituzionale al suo ruolo doppio di presidente della Repubblica e del Csm. Ha operato per evitare distonie e sovrapposizioni, e disinnescare potenziali conflitti tra poteri dello Stato: questo significa volere la verità che non è mai figlia di strumentalizzazioni politiche ma solo dei fatti che l’hanno determinata.
Pier Ferdinando
postato il 21 Giugno 2012
Diamogli la forza di battere i pugni sul tavolo a Bruxelles
Dire che l’Italia potrebbe uscire dall’euro significa dare a Monti un colpo alla schiena. Invece bisogna dare un segnale, rafforzare il potere negoziale del presidente del Consiglio a Bruxelles. Se il problema è l’Europa dobbiamo dare la forza a Monti di andare lì e battere i pugni sul tavolo e questo si deve fare supportando l’azione del governo: basta disfare di notte quello che Monti faticosamente di giorno costruisce. Ho la sensazione che tutti appoggino il premier, ma poi questo governo non ha né madri né padri.
Pier Ferdinando
postato il 20 Giugno 2012
Dalle ore 9.30 – Grand Hotel Parco dei Principi (Via Frescobaldi).
Assemblea con i dirigenti e gli amministratori UDC del Centro Italia
postato il 20 Giugno 2012
Ore 10.15 – Auditorium Conciliazione (Via della Conciliazione 4)
Partecipa all’Assemblea Generale di Confcommercio
postato il 20 Giugno 2012
di Adriano Frinchi
E’ ufficiale in Parlamento c’è qualcuno che lavora per Beppe Grillo. Ieri Pier Ferdinando Casini su Twitter aveva un sospetto:
Questa mattina è arrivata la conferma, non sul caso Lusi ma sulla scottante questione del taglio dei parlamentari: con un blitz congiunto Lega e Pdl sono riusciti a far slittare l’articolo 1 sulla riduzione dei parlamentari ponendo subito ai voti le norme sul Senato federale. La proposta è partita dal presidente dei senatori della Lega, Federico Bricolo ed è stata prontamente condivisa dal vicepresidente dei senatori del Pdl Gaetano Quagliariello.
Udc e Pd hanno immediatamente protestato. Roberto Rao, su Twitter, ha parlato senza mezzi termini di “4 accattoni”:
Già 4 accattoni che lavorano per Grillo, anche se purtroppo sembra essere solamente la solita “Lega cadrega” con tanto di Pdl compiacente.